Quella dell’infermiere è una delle figure professionali più importanti che possano distinguersi in ambito lavorativo; per quanto molto spesso si possa sottovalutare il ruolo di un infermiere, questo stesso può essere considerato come il collante all’interno di una clinica o un ospedale, grazie al suo ruolo e grazie alle sue competenze, che permettono di affidarsi in tutto e per tutto ad un lavoratore simile. In Italia, il ruolo dell’infermiere è disciplinato dal decreto ministeriale n. 739/1994, e prevede una tipologia di formazione che riguarda sia il percorso scolastico e universitario da seguire, sia i titoli che devono essere ottenuti per esercitare la professione stessa. Tutto ciò che c’è da sapere per comprendere come diventare infermieri.
Quale università frequentare per diventare infermieri?
Il primo interrogativo che potrebbe essere posto a proposito di come diventare infermieri riguarda, chiaramente, il percorso scolastico e universitario da seguire, in grado non soltanto di offrire tutte le conoscenze necessarie per l’esercizio della professione, ma anche di rispettare le discipline del decreto ministeriale. Indipendentemente dal tipo di liceo o istituto scolastico frequentato, se si vuole diventare infermieri bisognerà necessariamente un corso di laurea triennale in Infermieristica o in Infermieristica pediatrica (codice L/SNT1).
Al di là delle specifiche denominazioni, che riguardano il singolo ateneo e che possono differire in base alla propria scelta, è importante seguire il codice del corso di laurea triennale, che potrebbe essere incluso anche all’interno di facoltà di Medicina e Chirurgia, purchè queste stesse siano abilitanti per l’esercizio della professione.
Frequentare queste facoltà è definito dal medesimo meccanismo che riguarda una naturale iscrizione a un corso di studi di medicina: gli aspiranti candidati devono rapportarsi al numero chiuso delle facoltà, e per questo hanno bisogno di sottoporsi ad un test di ingresso che riguarda materie come cultura generale, ragionamento logico, fisica, matematica, biologia e chimica. Durante la frequentazione del corso di laurea, gli studenti diventeranno anche tirocinanti, e svolgeranno una prova finale che ha valore di esame di stato: si tratta di un passaggio necessario e imprescindibile, dal momento che il suo superamento garantisce la possibilità di iscriversi all’albo degli infermieri.
Come iscriversi all’albo degli infermieri
Step necessario, a seguito del superamento dell’esame di stato, è l’iscrizione all’albo degli infermieri, che garantisce la possibilità di esercitare la professione all’interno di ospedali, cliniche e altri istituti di cura. In Italia esistono 102 Ordini che riguardano le professioni infermieristiche, suddivisi – naturalmente – in base a classificazioni regionali e territoriali. Gli stessi sono, inoltre, gestiti dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche.
Un ultimo appunto riguarda i requisiti tecnici che permettono di inoltrare la domanda di iscrizione agli albi degli infermieri, indipendentemente da quello che sarà scelto dal soggetto. La domanda va presentata in carta da bollo e presentata all’Ordine seguendo le procedure che sono sancite dallo stesso: chiaramente, alcune caratteristiche sono variabili e per approfondire le stesse è necessario rivolgersi allo stesso. Tuttavia, alcune limitazioni sono comuni, e riguardano l’eventuale situazione di condanna penale o civile a carico del soggetto richiedente, che rende impossibile un’accettazione della richiesta di adesione all’albo degli infermieri.