Riforma nella scuola del 2015

riforma scuola

La scuola che cambia: i progetti di alternanza scuola-lavoro
Studenti e mondo del lavoro: arrivano i nuovi progetti scuola-lavoro

Rapporto tra scuola e lavoro: La legge 107/2017

In Italia il legame tra il mondo della scuola e quello del lavoro è sempre stato oggetto di dibattito. Già in epoca fascista infatti, la riforma Gentile divideva gli alunni in tre diverse categorie di studenti definendo per ciascuno di essi, differenti percorsi formativi: “lavoratori”, “tecnici” ed “intellettuali”.

Negli anni Novanta poi, con la legge sull’Autonomia scolastica si è chiesto alla scuola di interagire direttamente col mondo del lavoro.

Ma secondo quali modalità è articolato oggi, il rapporto tra mondo della scuola con la realtà lavorativa?

Un’ulteriore sferzata in questo senso si è avuta con la legge 107/2015
“La Buona scuola” con l’obbligo per gli studenti di tutte le tipologie di istituti di istruzione secondaria degli ultimi anni, di un numero programmato di ore di effettivo “lavoro”, nell’ottica dell’Alternanza scuola-lavoro. Un provvedimento normativo europeo (adottato quindi, anche dall’Italia in quanto Paese membro) che mira ad incentivare i cosiddetti “sistemi duali” per combattere l’ormai piaga sociale della disoccupazione giovanile.

L’alternanza consiste in una metodologia didattica che mira a conciliare la formazione teorica (appresa sui banchi di scuola) con quella pratica di una azienda, con lo scopo di facilitare l’orientamento nel mondo del lavoro e di acquisire quelle competenze o Skills sfruttabili all’interno di un contesto lavorativo.

Il progetto di alternanza scuola –lavoro è obbligatorio per tutti gli studenti del 3°, 4°, 5° anno della scuola secondaria superiore e prevedo un numero ben definito di ore effettive di “lavoro” da svolgere presso aziende o enti del territorio di appartenenza.

Il numero effettivo delle ore varia a seconda della tipologia di istituto:

– 200 ore per i licei;

– 400 ore per gli istituti tecnici;

– 400 ore per gli istituti professionali.

Le ore sono cumulative (da accumulare nel corso degli ultimi tre anni di scuola) e non prevedono alcuna retribuzione o rimborso spese.

I progetti di Alternanza possono essere svolti durante l’anno scolastico, nelle ore di lezione, dopo la scuola o durante le vacanze.

Inoltre, vengono svolti presso aziende, associazioni sportive e di volontariato, enti territoriali, enti culturali ecc.

È, comunque, possibile vedere la lista delle aziende o degli enti dove è possibile svolgere il progetto di alternanza consultando la lista completa a questo indirizzo: https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home.

Ogni progetto di alternanza scuola-lavoro prevede le seguenti fasi:

scelta del percorso di alternanza: deciso dallo studente in accordo col tutor (un professore che si assume la responsabilità del percorso di alternanza dello studente) sulla base delle attitudini e delle propensioni dello studente;

incontro con l’azienda: fase in cui lo studente entra in contatto con l’azienda e con il tutor dell’azienda (il suo referente durante tutta la durata del progetto), e firma il cosiddetto “patto formativo” una sorta di contratto in cui lo studente si impegna a rispettare le regole e le mansioni che gli sono state attribuite;

svolgimento dell’alternanza: l’effettivo periodo di apprendistato lavorativo;

valutazione finale delle competenze: alla fine del progetto l’azienda o la struttura ospitante valuteranno le effettive competenze raggiunte dello studente rilasciando un “certificato di competenze”, a sua volta lo studente dovrà poi valutare la propria esperienza presso l’azienda.

Per ulteriori approfondimenti consultare il sito: http://www.alternanza.miur.gov.it/index.html

 

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